sabato 29 marzo 2014

COPENAGHEN - STRANEO 8^ MEUCCI 27°

Da www.fidal.it
 
Azzurre in evidenza ai Campionati del Mondo di mezza maratona, disputati quest’oggi a Copenaghen (oltre 30.000 partecipanti al via nella prova aperta anche alla partecipazione popolare). Valeria Straneo ha terminato all’ottavo posto in 1h08:54, non lontana dalla keniana Gladys Cherono, oro in 1h07:25. Dominio assoluto del Kenya: argento a Mary Ngugi, 1h07:43 e bronzo a Selly Kaptich, 1h07:51, con l’aggiunta della quarta e della quinta piazza. Titolo a squadre ovviamente fuori discussione, mentre l’argento è andato all’Etiopia e il bronzo al Giappone, che ha preceduto l’Italia di soli 24 secondi (3h31:30 complessive, contro le 3h31:54 delle azzurre): a completare lo score italiano, il 22esimo posto della 23enne pugliese Veronica Inglese (al primato personale di 1h10.56, undicesima prestazione italiana di sempre) e il 29esimo di Nadia Ejjafini in 1h12:04 (a completare la prestazione italiana, il 38esimo posto di Fatna Maraoui, 1h12:49). La Straneo, seconda europea al traguardo (preceduta dalla francese Daunay, settima in 1h08:47 ha animato il via della corsa, fino a quando le keniane non hanno impresso al ritmo un cambio decisivo.
In campo maschile, titolo mondiale al keniano Geoffrey Kipsang in 59:07, davanti all’eritreo Samuele Tsegay (59:20) e all’etiope Guye Adola (59:20, stesso tempo dell’argento). Quarto posto per il favorito della vigilia, l’eritreo Zersenay Tadese, il cinque volte campione del mondo della specialità, che ha dovuto arrendersi nel finale dopo essere stato a lungo protagonista. Buono il comportamento di Daniele Meucci, 1h01:56 e ventisettesimo posto finale, così come Simone Gariboldi, al primato personale di 1h02:50 (quarantacinquesimo posto) e Gianmarco Buttazzo (1h03:58, 60esimo posto). Più indietro gli azzurri, rispetto alle colleghe, nella classifica a squadre: dodicesimo posto, terzo europeo dietro Francia e Spagna, ma con una formazione decisamente meno ambiziosa (viste le assenze) di quella delle ragazze. Oro all’Eritrea, argento al Kenya, bronzo all’Etiopia.

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